Crediti immagine: AFP

COP15: i paesi approvano lo storico accordo sulla biodiversità

I paesi hanno approvato domenica (18) uno storico accordo per invertire decenni di distruzione ambientale che minacciano le specie e gli ecosistemi del mondo, in un vertice delle Nazioni Unite sulla biodiversità (COP15).

Il presidente del COP15, il ministro cinese dell'Ambiente, Huang Runqiu, ha annunciato l'approvazione dell'accordo in una sessione plenaria iniziata nelle prime ore di lunedì (19) a Montreal, in Canada, e ha battuto il martelletto, un momento che ha ricevuto grandi applausi da parte dei delegati partecipanti all'incontro.

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Quasi 200 paesi hanno approvato, questo lunedì (19), un accordo storico per invertire decenni di distruzione ambientale che minaccia le specie e gli ecosistemi del mondo, in un vertice delle Nazioni Unite sulla questione biodiversità.

A quattro anni dall’ultimo accordo e dopo quasi due settimane di negoziati intensi e difficili, i membri della Convenzione sulla diversità biologica hanno approvato un quadro d’azione proposto dalla Cina, paese che presiede l’incontro, con l’opposizione solo della Repubblica Democratica del Congo.

“L'accordo è approvato”, ha dichiarato il ministro cinese dell'Ambiente, Huang Runqiu, dando il martello in una sessione plenaria iniziata nelle prime ore del mattino a Montreal, in Canada. L'annuncio è stato accolto con molti applausi.

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L’Accordo Kunming-Montreal è una tabella di marcia che mira a proteggere il territorio e gli oceani, per prevenire l’estinzione di massa delle specie a causa della inquinamento accelerato.

Il testo stabilisce l'obiettivo di proteggere il 30% del pianeta entro il 2030 e lo stanziamento di 30 miliardi di dollari in aiuti annuali per gli sforzi di conservazione nei Paesi in via di sviluppo.

Obiettivi principali dell'accordo

  • Protetto il 30% del pianeta

“Che, entro il 2030, almeno il 30% delle aree terrestri e delle acque continentali, costiere e marine (…) siano effettivamente conservate e gestite”.

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  • Gli aiuti internazionali sono triplicati

“Almeno 20 miliardi di dollari all’anno entro il 2025, e almeno 30 miliardi di dollari all’anno entro il 2030”, ovvero circa il doppio e il triplo degli attuali aiuti internazionali per la biodiversità.

  • Ripristinare il 30% dei terreni degradati

“Entro il 2030, almeno il 30% delle aree degradate degli ecosistemi terrestri, continentali, costieri e marini saranno oggetto di un efficace ripristino”.

  • Ridurre i pesticidi

“Ridurre i rischi di inquinamento e l’impatto negativo dell’inquinamento da tutte le fonti, entro il 2030, a livelli che non danneggino la biodiversità”.

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(Con AFP)

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