La COP27 inizia a Sharm el-Sheikh, in Egitto
Crediti immagine: AFP

COP27: la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima inizia con il finanziamento dei danni all’ordine del giorno

La Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, COP27, si è aperta questa domenica (6) a Sharm El-Sheikh, in Egitto, per cercare di dare nuova vita alla lotta contro il riscaldamento globale e le sue conseguenze, per la quale i paesi emergenti e vulnerabili chiedono compensazioni finanziarie – un argomento che sarà all'ordine del giorno della discussione.

“Attueremo insieme (i nostri impegni), per l’umanità e il nostro pianeta”, ha dichiarato il ministro degli Esteri egiziano Sameh Choukri, che presiede il COP27, ai delegati provenienti da tutto il mondo.

PUBBLICITÀ

La COP27 riunisce per due settimane circa 200 paesi in un contesto di catastrofi climatiche: inondazioni storiche in Pakistan, ondate di caldo in Europa, uragani, incendi, siccità… Catastrofi per le quali i paesi più poveri, i più colpiti, chiedono un risarcimento finanziario.

La delicata questione delle “perdite e danni” è stata ufficialmente aggiunta all’ordine del giorno della discussione nel Sharm El Sheikh durante la cerimonia di apertura, mentre fino ad allora era stato solo oggetto di un “dialogo”, destinato a durare fino al 2024. “Questa inclusione nell’agenda riflette un senso di solidarietà ed empatia per la sofferenza delle vittime dei disastri causati dal clima”, ha evidenziato Choukri.

"Il successo o il fallimento della COP27 sarà giudicato in base a questo meccanismo di finanziamento delle perdite e dei danni", ha avvertito Munir Akram, ambasciatore del Pakistan presso le Nazioni Unite e presidente del G77+Cina, che rappresenta più di 130 paesi emergenti e poveri.

PUBBLICITÀ

La sfiducia nei confronti dei paesi in via di sviluppo è forte, tuttavia promeSe l’obiettivo dei paesi ricchi e sviluppati di aumentare a 100 miliardi di dollari l’anno a partire dal 2020, il loro aiuto ai paesi poveri per ridurre le loro emissioni e prepararsi agli impatti, non è ancora stato raggiunto.

Le negoziazioni si svolgono in un contesto di crisi climatica sempre più pressante. La lotta per il clima è a “una questione di vita o di morte, per la nostra sicurezza oggi e la nostra sopravvivenza domani”, ha insistito il capo dell’ONU, António Guterres, prima della COP27. La conferenza “deve gettare le basi per un’azione climatica più rapida e coraggiosa ora e in questo decennio che deciderà se la lotta sul clima sarà vinta o persa”, ha avvertito.

(Con AFP)

scorrere verso l'alto