effetto serra
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Effetto serra: emissioni previste in aumento del 14% nel 2030

Le emissioni di gas serra aumenteranno del 14% nel 2030 rispetto al 2010. Le previsioni del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) destabilizzano gli sforzi dell'Accordo di Parigi per limitare l'aumento della temperatura a 1,5°C, poiché tra i principali responsabili di questa realtà c'è il combustione di combustibili fossili.

Anche le Nazioni Unite (ONU) sottolineano che, entro la fine del 21° secolo, ciò potrebbe accadere aumento delle temperature sopra i 2°C e aggiunge che, in uno scenario di riscaldamento globale, ci saranno più ondate di caldo, una durata più lunga delle stagioni calde e meno fredde. Di conseguenza, fenomeni come il caldo e le inondazioni potrebbero peggiorare con maggiori precipitazioni.

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A questo proposito attirano l'attenzione dell'ONU le regioni subtropicali, poiché in queste zone le piogge tendono ad essere più intense, con un aumento delle precipitazioni nelle zone alte. Nelle zone costiere il livello del mare continuerà a salire. Un altro avvertimento è che ogni anno potrebbero registrarsi eventi estremi nei mari – una realtà che, secondo l’ONU, si verifica ogni 100 anni.

Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, il gas metano è responsabile di quasi un terzo dell’aumento della temperatura dall’inizio della Rivoluzione Industriale, essendo la seconda causa dell’effetto serra, dietro solo all’anidride carbonica (CO2).

Per l’ONU questi dati rappresentano un monito azioni urgenti e invitare diversi settori e paesi a raggiungere l’obiettivo di limitare le emissioni di gas del 45% entro il 2030 e raggiungere zero emissioni entro il 2050.

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A tal fine, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) elenca, come misura in ambito imprenditoriale, incoraggiare i lavori verdi, che includono la riduzione dell’impatto ambientale delle aziende a livelli almeno sostenibili. Questi posti vacanti possono essere creati nelle aree urbane o rurali, dal lavoro manuale a quello qualificato.

Il fondatore e direttore generale dell'Istituto Latinoamericano di Qualità (LAQI), Daniel Maximilian Da Costa, richiama l'attenzione sulla Giornata internazionale per la preservazione dello strato di ozono, il 16 settembre, che invita il mondo a prendere iniziative sull'argomento. Afferma che le linee guida possono aiutare il mondo degli affari a ridurre le emissioni di gas serra.

“Sulla base di questa data possiamo elencare una serie di azioni, che coinvolgono gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, ESG, in particolare con obiettivi legati alla parte ambientale, e il mercato del carbonio con la negoziazione di titoli. In altre parole, abbiamo una vasta gamma di azioni che possono essere implementate. Sebbene richiedano investimenti, tali cambiamenti e incentivi portano sicuramente benefici in generale”, conclude.

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