Il gruppo soddisfa un programma di incontri che include un incontro con il Segretariato speciale dello Stato per la salute indigena, il Distretto sanitario speciale indigeno (Dsei), il Centro operativo per le emergenze sanitarie pubbliche (COE/Yanomami), la Fondazione nazionale per i popoli indigeni (Funai), il Consiglio sanitario indigeno distrettuale (Condisi) e i consiglieri sanitari statali e comunali.
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“Dal 2020, il CNS incontra ricercatori, accademici, rappresentanti del Ministero della Salute, della Funai e del Ministero Pubblico Federale (MPF) per denunciare la grave situazione affrontata dagli Yanomami nel territorio, dove stanno lottando contro la diffusione del virus miniere illegali, contaminazione da mercurio, minacce da parte dei minatori, fame e malnutrizione”, si legge in una nota del Consiglio.
“Innumerevoli sono state anche le richieste di aiuto avanzate dagli Yanomami all’ex presidente, tutte ignorate e senza risposta. Il CNS ha inoltre denunciato al Consiglio Nazionale dei Diritti Umani (CNDH), al potere legislativo e giudiziario brasiliano e agli organismi internazionali di difesa dei diritti umani il disprezzo e l'omissione del precedente governo nei confronti di questa popolazione”, ha affermato il Consiglio.
(Fonte: Agência Brasil)
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