Sì, quella gioia contagiosa che vediamo nei bambini quando giocano con l'acqua negli spazi naturali, come il mare, i laghi, i fiumi o le cascate, è scientificamente spiegabile: le attività con l'acqua negli spazi naturali portano benessere non solo ai bambini ma garantiscono anche una salute mentale in età adulta.
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È importante garantire che i bambini abbiano un contatto con la Natura, come conclude uno studio realizzato dai ricercatori dell'Università di Exeter, dopo aver analizzato i dati di 18 paesi, tra cui Europa, Stati Uniti e Canada. (Clicca qui per leggere lo studio sul Journal of Environmental Psychology)
Diversi studi hanno già evidenziato i benefici per la salute derivanti dal contatto con gli spazi verdi (come parchi, foreste e giardini). Ma ora i ricercatori hanno cercato di comprendere l’impatto degli ambienti acquatici.
Memoria affettiva
Tra le ipotesi per spiegare i benefici del contatto con la natura e gli spazi blu durante l'infanzia c'è la creazione di un'esperienza positiva e di una memoria affettiva, che possibilmente portino la persona a visitare questi luoghi più spesso nel corso della vita.
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“Ciò finisce per rafforzare il benessere percepito durante l’infanzia e questo di per sé favorisce la salute mentale perché aumenta la soddisfazione per la vita”, ha spiegato Eliseth Leão, leader del Gruppo Interdisciplinare di Ricerca e Studi sulla Connessione con la Natura, la Salute e il Benessere e ricercatrice presso il Centro di Insegnamento e Ricerca dell'Ospedale Israelita Albert Einstein.
Secondo il ricercatore, gli ambienti naturali aiutano a regolare le emozioni e a gestire i processi di stress, oltre a favorire lo sviluppo cognitivo dei bambini, con un conseguente aumento della materia grigia nella corteccia prefrontale.
"Si tratta di un fattore protettivo contro la depressione, poiché gli studi dimostrano che quest'area del cervello sembra essere correlata alla depressione", ha spiegato.
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I benefici dell'acqua
Gli spazi blu hanno qualità sensoriali uniche – come il riflesso della luce sull'acqua, il movimento delle onde del mare, i suoni del movimento dell'acqua – e consentono una serie di attività ricreative, come la pesca, il nuoto, gli sport acquatici, tra gli altri altri, sottolineano gli autori dello studio.
Secondo Eliseth, ogni scenario che vediamo quando contempliamo l'acqua (che sia il mare, una cascata o un lago calmo) ha il potenziale di innescare una specifica emozione positiva che aumenta la sensazione di benessere.
“Abbiamo avuto l’opportunità di osservarlo con uno studio utilizzando una banca di immagini fotografiche, che abbiamo convalidato per un potenziale utilizzo in ambienti clinici e ricerche sull’argomento. Ci rendiamo conto che ogni elemento della natura ha il potenziale di portare un'emozione diversa alle persone. Se lo osserviamo nelle fotografie, è molto probabile che ciò avvenga anche in ambienti naturali”, ha evidenziato.
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Secondo Eliseth, i suoni dell’oceano attivano anche la regione della corteccia prefrontale, che è associata alle emozioni. Inoltre, le onde contribuiscono alla formazione di ioni negativi che accelerano la capacità di assorbimento dell'ossigeno (e questo migliora l'ossigenazione del sangue) e aumentano l'attività cerebrale.
“Quando si inalano questi ioni negativi si verifica un aumento della serotonina, che è un neurotrasmettitore che regola l’umore e il sonno. Ecco perché il mare aiuta ad alleviare la depressione e lo stress, e provoca anche un conseguente miglioramento del sonno”, ha spiegato.
Fonte: Agenzia Einstein
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