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La Francia vuole accelerare la riduzione delle emissioni di CO2

Il governo francese ha rivelato lunedì (22), un piano per accelerare la riduzione delle emissioni di gas serra, con l'obiettivo di ridurle del 50% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990.

“Per raggiungere i nostri obiettivi nel 2030, dobbiamo raddoppiare il ritmo di riduzione delle nostre emissioni di gas serra”, ha avvertito la prima ministra Élisabeth Borne davanti al Consiglio nazionale per la transizione ecologica.

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Trasporti, edilizia, agricoltura, industria… Tutti i settori dovranno fare la loro parte se la Francia vuole raggiungere l’obiettivo del 2030, un passo avanti verso la neutralità carbonica che l’Unione Europea (UE) cerca di raggiungere entro la metà del secolo.

Finora Parigi aspirava a una riduzione delle emissioni del 40%, ma è riuscita a ridurre le emissioni solo del 25% nel 2022. Per raggiungere l’obiettivo dovrà fare nei prossimi otto anni quello che ha fatto negli ultimi 32.

Nel settore dei trasporti, che rappresenta oltre il 30% delle emissioni, il governo scommette su auto elettriche e veicoli condivisi, ma anche su misure per l’approvvigionamento di beni in un contesto di aumento delle consegne a domicilio.

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Il governo del presidente Emmanuel Macron difende anche l'efficiente ristrutturazione degli alloggi e la modifica del riscaldamento, abbandonando gradualmente i riscaldatori a gasolio e gas. In agricoltura, il piano riguarda il bestiame e i fertilizzanti azotati.

Dopo la pubblicazione del piano, di cui molte misure sono già in fase di attuazione, si terranno una serie di incontri per finalizzarlo prima di una riunione presieduta da Macron.

Una delle principali questioni in sospeso è come finanziare miliardi di euro di investimenti pubblici e privati ​​per attuare le misure.

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