La MP nº 1.151 del 26 dicembre 2022, pubblicata martedì (27) sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione, mira a promuovere il mercato delle crediti di carbonio nel paese, credito biodiversità e pagamenti per servizi ambientali, oltre a sfruttare l'enorme potenziale di conservazione del Brasile. Il Paese possiede una delle coperture vegetali autoctone più estese del pianeta, corrispondente al 66% del suo territorio.
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Con le modifiche promosse dal deputato, il contratto di concessione forestale pubblica “inizia a prevedere il diritto di vendere crediti di carbonio e prodotti e servizi forestali non legnosi”, quali:
- Servizi ambientali;
- Accesso al patrimonio genetico o alle conoscenze tradizionali associate a fini di conservazione, ricerca, sviluppo e bioprospezione;
- Ripristino e rimboschimento di aree degradate;
- Attività di gestione volte a conservare la vegetazione autoctona o ad evitare la deforestazione;
- Turismo e visite nell'area concessa;
- Prodotti ottenuti dalla biodiversità locale, tra gli altri.
Secondo la nota pubblicata sul sito del Ministero dell'Ambiente, i contratti di concessione forestale attualmente in vigore potranno essere modificati per adeguarsi a quanto previsto dal Pm, “purché vi sia accordo tra l'ente concedente e il concessionario, gli obblighi finanziari nei confronti del concessionario Unione e sono mantenuti gli obblighi di investimento eventualmente stabiliti nel contratto”.
“I crediti di carbonio e i servizi ambientali possono derivare da: riduzione delle emissioni o eliminazione dei gas serra; mantenimento o aumento delle riserve di carbonio delle foreste; la conservazione e il miglioramento della biodiversità, del suolo e del clima; o altri benefici ecosistemici, in conformità con la Politica nazionale per il pagamento dei servizi ambientali, stabilita dalla legge n. 14.119/2021.”, aggiunge la nota.
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Il MP consente inoltre alla Banca nazionale per lo sviluppo e la socialità (BNDES) di abilitare agenti finanziari o fintechs, pubblici o privati, ad intervenire in operazioni di finanziamento con risorse del Fondo nazionale per il cambiamento climatico (FNMC). “In precedenza, potevano essere abilitati solo il Banco do Brasil, la Caixa Econômica Federal e altri agenti finanziari pubblici”.
Il Ministero dell'Ambiente sottolinea l'importanza di pubblicare il MP, poiché Il Brasile ha impegni internazionali per ridurre le emissioni di anidride carbonica, come l'accordo sul clima e il quadro globale sulla biodiversità.
“Le innovazioni rimuovono gli ostacoli normativi e aggiungono attrattiva economica alle concessioni di gestione forestale sostenibile a basso impatto, soprattutto nella regione di Amazon. La legalizzazione del bene ambientale della vegetazione autoctona, in particolare il nuovo concetto di credito di biodiversità, è il primo passo per riconoscere e remunerare chi si prende cura delle foreste autoctone, dalle comunità ai produttori rurali in aree private e pubbliche”, evidenzia la nota.
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(Fonte: Agência Brasil)