Il risultato di queste discussioni, che già in altre occasioni si sono rivelate difficili, dovrà essere presentato in un documento che sintetizzerà i principali pericoli e le misure necessarie per contrastarli.
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Questo studio, la cui pubblicazione è prevista per il 20 marzo, conterrà le ultime scoperte sui cambiamenti climatici, l'impatto dei grandi eventi meteorologici, come siccità e inondazioni, e proposte scientifiche per contenere l'emissione di gas serra.
È giunto il momento di “accelerare l’uscita dai combustibili fossili”, ha affermato il segretario generale dell’ONU, António Guterres.
Sei rapporti, migliaia di pagine
Dalla sua creazione nel 1988, l’IPCC, un organismo intergovernativo composto da centinaia di scienziati, ha prodotto sei rapporti, ciascuno diviso in tre parti e lunghi migliaia di pagine, raccogliendo osservazioni scientifiche provenienti da tutto il mondo.
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La sintesi dell’IPCC per i responsabili delle politiche ambientali è importante perché è lo strumento con cui i governi possono imporre cambiamenti drammatici in settori chiave come l’energia e l’edilizia.
Sarà anche un documento chiave per la prossima conferenza sui cambiamenti climatici (COP28) che si terrà a Dubai a dicembre.
“I fatti dimostrano che non stiamo facendo abbastanza per rispondere a questa crisi. Le emissioni attuali continuano ad essere le più alte della storia umana”, avverte Stephanie Roe, esperta del WWF e collaboratrice del rapporto IPCC. “Siamo lontani dal nostro obiettivo e la finestra che ci permette di limitare il riscaldamento a +1,5°C si sta chiudendo rapidamente”, spiega.
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Questo obiettivo di un tetto massimo fino a +1,5°C è stato uno dei punti chiave della Acordo de Paris di 2015.
Dalla fine del 1,1° secolo la temperatura media del pianeta è aumentata di oltre XNUMX°C, il che, secondo gli esperti, implica cambiamenti climatici la cui portata stiamo ancora scoprendo.
La sintesi finale di questo sesto rapporto sarà composta di due parti. Il primo sarà un condensato di circa 50 pagine delle tre parti principali dell’ultimo rapporto, pubblicato tra il 2021 e il 2022. Queste tre parti presentavano le prove fisiche del cambiamento climatico, dei suoi impatti e delle misure di mitigazione.
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Parallelamente, l’IPCC ha pubblicato tre rapporti speciali sulle conseguenze, sugli oceani e sulla criosfera e anche sulla terraferma.
"Il rapporto di sintesi è importante, perché sarà l'ultimo lavoro dell'IPCC per alcuni anni", ha dichiarato Oliver Geden, uno dei principali autori ed esperto dell'Istituto tedesco per gli affari di sicurezza internazionali, in un'intervista all'AFP.
(insieme a AFP)
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