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STF ordina la riattivazione del Fondo Amazon; gli sforzi per adattarsi ai cambiamenti climatici sono insufficienti e

Vedi i punti salienti di Curto Verde questo venerdì (04): la Corte Suprema Federale (STF) ordina al governo federale di riattivare il Fondo Amazon entro 60 giorni; La Banca Mondiale avverte che i paesi in via di sviluppo possono ridurre il 70% delle emissioni con pochi investimenti; un rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) conclude che gli sforzi per adattarsi al cambiamento climatico non tengono il passo con i rischi crescenti; e la guida pratica del WWF che invita le istituzioni finanziarie ad agire contro i rischi della deforestazione.

🌱STF ordina la riattivazione del Fondo Amazon

La Corte Suprema Federale (STF) ha stabilito, questo giovedì (3), a maggioranza, che il governo federale riattivare il Fondo Amazon entro 60 giorni. I ministri hanno seguito la relatrice, la ministra Rosa Weber. L'unica eccezione è stata il ministro Kássio Nunes Marques, che ha dissentito ma è stato sconfitto.

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Dopo l'elezione di Luiz Inácio Lula da Silva (PT), la Norvegia ha annunciato che sbloccherà il trasferimento di risorse. Il paese nordico è stato responsabile del 91% delle donazioni, seguito dalla Germania (5,7%) e Petrobras (0,5%). Anche la Germania si è detta pronta a riprendere i finanziamenti.

🍃 I paesi in via di sviluppo possono ridurre il 70% delle emissioni con pochi investimenti, afferma la Banca Mondiale

I paesi in via di sviluppo possono ridurre le emissioni del 70% entro il 2050, investendo l’1,4% del PIL all’anno. È quanto emerge da un rapporto della Banca Mondiale, diffuso questo giovedì (3), secondo il quale una transizione verde farebbe crescere il Pil dell'Argentina del 2,7% e quello del Perù del 2% entro il 2030.

Il rapporto evidenzia che i paesi ad alto reddito hanno una maggiore responsabilità per le emissioni di gas serra, motivo per cui “devono aprire la strada verso una decarbonizzazione più profonda e rapida, nonché un maggiore sostegno finanziario per i paesi a basso reddito”.

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Le esigenze di investimento variano e nel caso dei paesi poveri sono “notevolmente più elevate” e spesso superano il 5% del PIL.

La pubblicazione del rapporto avviene alla vigilia dell’incontro di quasi 200 paesi in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, COP27, in Egitto, durante la quale si dibatterà sull’urgente bisogno di risorse per aiutare i paesi con minori risorse ad adattarsi alla riscaldamento globale.

🌿 Gli sforzi per adattarsi ai cambiamenti climatici non tengono il passo con i rischi crescenti

Con l’intensificarsi degli impatti climatici in tutto il mondo, i paesi devono aumentare drasticamente i finanziamenti e l’attuazione delle azioni di adattamento climatico. È quanto afferma il nuovo rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), pubblicato alla vigilia della COP27.

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Il documento “Rapporto sul divario di adattamento 2022 conclude che gli sforzi globali per pianificare, finanziare e attuare l’adattamento ai cambiamenti climatici non riescono a tenere il passo con i crescenti rischi, essendo da 5 a 10 volte inferiori ai bisogni stimati.

Gli autori dello studio concludono che è necessaria una forte volontà politica per aumentare gli investimenti e i risultati dell’adattamento. Per l’UNEP, crisi come la guerra in Ucraina e la pandemia di Covid-19 non possono far deragliare gli sforzi internazionali volti ad aumentare l’adattamento ai cambiamenti climatici.

🌳 “Prendersi cura degli alberi nella foresta”

La guida pratica “Prendersi cura degli alberi della foresta” compie un passo importante nei confronti delle istituzioni finanziarie, invitandole ad agire contro i rischi della deforestazione e della conversione della vegetazione autoctona. Iniziativa di un'organizzazione non governativa WWF, il documento mostra come gli ecosistemi del pianeta sostengono il sistema economico.

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È stimato che più della metà del PIL mondiale dipende fortemente dalla natura e dai suoi servizi. Pertanto, lo studio evidenzia il ruolo del settore finanziario nel sostenere il sistema economico, citando i principali rischi, quali: perdite, derivanti dalla deforestazione, per le imprese e le istituzioni finanziarie che le sostengono e l’impatto finanziario di misure politiche, contenziosi e cambiamenti nelle preferenze dei consumatori.

La guida non si concentra sui rischi, ma menziona le possibilità di investimento, alcune delle quali si adattano al modello di business brasiliano. Tra le opportunità ci sono:

  • Obbligazioni verdi: strumenti a reddito fisso volti a raccogliere fondi per progetti che offrono benefici ambientali;
  • Investimenti ad impatto: portafogli azionari o obbligazionari in cui i fattori socio-ambientali sono fondamentali per l'investimento;
  • Prodotti assicurativi innovativi: offerte assicurative che facilitano la gestione del rischio per promuovere la sostenibilità ambientale;
  • Prestiti legati alla sostenibilità: strumenti di prestito che collegano le loro condizioni alla performance del mutuatario rispetto a una serie di obiettivi di sostenibilità precedentemente determinati.

La guida affronta anche ciò che è considerato positivo in termini di sviluppo sostenibile per il settore finanziario, non solo per l'organizzazione ma anche per i suoi clienti e partner.

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(insieme a AFP e Contenuto dello stato)

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